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al testo di J.J. Tompson
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È un buon giorno
per dirsi addio; il sole è già alto un tepore amico è giunto a tenerci compagnia i ciliegi mantengono un non so che di decoroso abito primaverile; l'odore denso di vita circonda, imprigiona lo spazio circostante, Natale è prossimo ma andrà via in fretta con tutte le Sue ipocrite buone azioni e buoni propositi; osservo un giovane su una sedia a rotelle il quale faticosamente, ma con un sorriso onesto, vivo dipinto sul volto, tenta di attraversare la strada intasata di auto convulse rumorose maleodoranti, la fortuna non è uguale per tutti la fortuna non è uguale per tutti; è un buon giorno per dirsi addio; Joshua gioca sereno su di un vecchio plaid scozzese menefreghista felice, spensierato, autonomo come mai io sono stato; è un buon giorno per dirsi addio; ho passato la notte con una prostituta a buon mercato, è quanto potevo permettermi, ho soddisfatto i miei sensi animaleschi improvvisi come flash sballati ho accolto la rabbia maledicendo me stesso mentre godevo di un piacere amaro come fiele; è un buon giorno per dirsi addio, e lo diremo suppongo forse senza più emozioni vibranti o probabilmente urlando accusandoci l'un l'altra cavando dal fondo del calice vecchi veleni repressi, pronti mai come ora a rilasciare tutto il loro potenziale devastante, macabro, assassino; eh già è un buon giorno per dirsi addio |
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